La cura
Ritorno a scrivere ma in corpo 6, massimo 7, qualcosa che non crei fastidio ma solo un rumore di fondo come quello della macchina per scrivere di mia mamma, una Olivetti Lettera 32. Dice, ma
Ritorno a scrivere ma in corpo 6, massimo 7, qualcosa che non crei fastidio ma solo un rumore di fondo come quello della macchina per scrivere di mia mamma, una Olivetti Lettera 32. Dice, ma
Mi viene spesso detto che film con protagoniste donne, personaggi LGBTQIA+ o altre minoranze, siano pessimi investimenti economici. Li chiamano “woke” e lo sento che in quella parola cercano di caricare il loro disappunto, l’offesa,
Continue readingLe produzioni “woke” sono un successo, altro che flop.
Lo dice la più importante e approfondita ricerca sull’argomento guidata da GLAAD con dati di YPulse, Gallup e Nielsen. Cerco di tradurla, riassumerla e commentarla insieme a voi. Benché io sia un creativo, i dati
Continue readingNei videogiochi la rappresentazione LGBTQIA+ è meno del 2%
Ogni mia azione giornaliera mugghia rivendicazione politica ma il mio cuore non può sopportare il peso di tanto controllo, della misurazione costante, delle micro e macro conseguenze. La mia identità politica ha il diritto di
E ora parliamo della parola “queer”. Era il 14 agosto del 1999 o del 2000, ora non ricordo e se mi verrà in mente correggerò, e stavo lavorando al Cassero di Bologna, nella vecchia sede,
Continue readingUna volta mi hanno puntato una pistola in faccia perché sono frocio.
Angelo Tettamanti alla fine ci è riuscito, si è infiltrato come tesserato alla sezione dei Giovani Democratici “Nilde Iotti”. Ha firmato quella tessera con mille paure, benché si fosse informato precedentemente con il direttore del
Continue readingAngelo Tettamanti, infiltrato per mesi tra i Giovani Democratici
Nel gioco il mio corpo transita a nuove forme, significati e identità, acquisendo nuove abilità, valori e privilegi. C’è una cosa che negli anni ’80 era solo una sfocata idea di fantascienza e con cui
Esce per Splerling & Kupfer il libro curato da Giulia Paganelli con i contributi di Marina Cuollo, Eytan Ulisse Ballerini, Naomi Kelechi Di Meo, Marina Pierri, Nina Segatori, Carlotta Vagnoli, Pietro Turano e il mio. .
I simboli nostalgici si legano a felpe alla moda, gli smartphone branditi al posto di bibbie e crocifissi, spariscono le divise militari scoprendo corpi muscolosi e cappelli di pelliccia. “Etero Pride”, “All lives metters”, “Libertà
Non sono il vostro modello di valori che non condivido. Capita che l’altro giorno faccio una cosa che non avevo mai fatto. Una di quelle che ho sempre voluto fare e che nel tempo si