Nell’anno in cui impazza Virtua Fighter 3, Bloody Roar o Beastorizer non sembra incendiare la curiosità di nessun videogamer, tranne forse per una trama di mutanti capaci di prendere le sembianze antropomorfe di alcuni animali.
In questo primo capitolo un character (che viene licenziato per i successivi sequel) è quello del malvagio Fox. Dal nome del character possiamo dedurre la sua trasformazione in volpe, ma quando leggiamo la sua biografia nel sito ufficiale del gioco, scopriamo che “Fox ha una trasformazione e un senso estetico intensificato all’estremo”, e se non posso dir nulla sulla trasformazione mi fermerei sul suo senso estetico: bikini in pelle rosa, come di rosa sono anche i lunghi guanti, short di jeans, calze viola e un pesante make-up sotto i ciuffi biondi domati da un fiocco rosso.
Leggiamo anche che Hans, questo il suo nome, è stato abbandonato dai genitori e allevato nei bassifondi malavitosi che l’hanno portato a non amarsi e a trovarsi brutto e “nient’altro che bestiame da foraggio, per gli esperimenti dell’Organizzazione”.
Niente che una Gay Help Line non potesse risolvere.
GQ