Le tre prosperose e capezzolute puellae sono rispettivamente Afrodite (al centro) e due servizievoli ancelle nel videogioco God of War 3 uscito questa settimana per PS3 (e ragione per cui questo blog è stato un po’ abbandonato in questi giorni, portate pazienza).
Quando Kratos entra nella stanza della Dea della Bellezza la scena che gli si prospetta è un’intricata orgia alla romana (ovvero a 3) all-lesbian style.
Il seguito è uno di quegli stereotipi machisti talmente scontanti che fa quasi tenerezza: la dea chiede all’eroe di sollevarla da tanta solitudine e quando il protagonista adempie a cotanta dimostrazione di virilità, le ancelle -eccitate come anguille in un catino- limonano e si abbandonano a saffici orgasmi.
Lo stereotipo della lesbica per necessità -tale finchè non trova un bel pisellone- potrebbe anche risultare poco offensiva in un discorso di rimandi e citazioni all’erotismo da commedia sexy, ma devo dire che dopo Hermes effemminato e antipatico, il giudizio per questo gioco comincia a penalizzarsi.
Facciamo così, seguiamo le direttive di Miss Marple: “due” è ancora un sospetto, è “tre” che diventa indizio; alla terza scriviamo una bella letterina alla SantaMonica Studios e chiediamo loro spiegazioni.
L’intera sequenza è visibile qui, su Megavideo.
GQ
Al terzo post consecutivo sulle lesbiche questo blog imploderà
Povero Kratos, costretto a difendere la sua presunta virilità di fronte ai videogiocatori. Ma noi sappiamo bene come si trastullavano molti greci di quell'epoca…
ma sai lui è spartano, e come ripete più volte Leonida: "non siamo mica effemminati come gli ateniesi…"