Christine Love è una scrittrice e una developer di indie games, già conosciuta agli appassionati di avventure testuali per un suo precedente e interessante lavoro Digital, a love story. Sul suo sito Love on Love è possibile seguire il suo diario di sviluppo progetti e interagire direttamente con la talentuosa scrittrice, chiedendo informazioni, spiegazioni e commentando l’affollato forum di fans.
Il mese scorso Christine, che ha un gusto assolutamente manga anche se la ragazza è americanissima, ha presentato il suo nuovo romanzo grafico dal titolo wertmulliano di Don’t take it personally, babe, it just ain’t your story, un queer high school drama come lo definisce lei stessa, in cui le scelte del giocatore influiscono nella trama che si ramifica in tanti sviluppi e finali diversi.
Don’t take it personally, babe, it just ain’t your story si svolge in un non lontano 2027, anni in cui lo sviluppo dei social network è diventato talmente diffuso e invasivo da esser parte centrale della comunicazione quotidiana tra teenagers. Il protagonista è un nuovo insegnante che dovrà districarsi in una trama fatta di maliziose seduzioni e adolescenziali liasons dangereuses. Il gusto nipponico di morbosi voyerismi ed erotismi per lolite giovanissime è quello degli ultimi shōjo manga (o forse più seinen), con quelle variazioni gay tanto care alla scrittrice.
Don’t take it personally, babe, it just ain’t your story è un free game con diritti CC (Creative Common) ed è scaricabile gratuitamente QUI.
Di romanzi grafici e indie ga(y)mes avevamo già parlato QUI, dei bellissimi disegni di BlackSand tra bear culture ed erotismo nipponico.
GQ