E va bene, prendiamoci una pausa. Spegnamo quello che i genitori chiamavano “computer” checché fosse una qualsiasi console, e vediamo un po’ con quali giochi possiamo divertirci all’aperto, fuori, dove ci aspettano la nostra amica Asocialità e 40° all’ombra. Quali giochi possiamo portare con noi?
La bambola Baby Jane Hudson, da portare in spiaggia e fingere di essere la paralitica sorella Blanche Hudson, come nel finale del film.
Un trittico di bambole con cui inventarsi mille e mille storie divertenti e romantiche, triangoli amorosi, spaccio di droghe e crisi di rabbia improvvise.
“Cinthia” la bambola con le gambine amputate perchè affetta da diabete Mellito 1 e i genitori ubriaconi pensavano che quei dolori ai piedini fossero sciocchi capricci da bambina viziata. Cattiva, cattiva Chintia!
C’è sempre tempo per un giro con gli amici alla cara e divertente Roulette Russa! L’ippopotamo-mirino ti percula in giapponese dicendoti: “Peccato, sei morto!”.
Assoluta novità Nagasaki agli inizi degli anni ’50, quando l’irsutismo infantile era frequente quanto il wasabi sul sushi. Con un’affilata lametta puoi radere i peli sotto le ascelle, sulle spalle, all’ingune, nel sedere e sulle gambe di questa rossa bambola. Per rinverdire vecchi pregiudizi su quanti hanno i capelli rossi.
Le imperdibili Barbie di Rosie O’Donnel e di Kelly Osbourn, la prima è l’insostituibile amica lesbica di Barbie e la seconda addirittura parla! “Try me!” urla la confezione, ma chi ne ha il coraggio?
Sarà meglio tornare in casa, ad aspettarci c’è la Dreamcast di Hello Kitty.
GQ