L’Electronic Arts è stata inondata, in queste ultime settimane, da lettere ed e-mail che protestavano per l’inserimento di relazioni tra personaggi dello stesso sesso, contenuti nei suoi videogiochi, in particolare Mass Effect 3 e Star Wars: The Old Republic. EA ha confermato che questa svolta sta effettivamente avvenendo, non dovrebbe sorprendere, e soprattutto non ha intenzione di censurare i suoi giochi.
“Tutti giochi di EA includono marcatori di contenuto ESRB, quindi è difficile credere che qualcuno sia sorpreso dal contenuto. Non si tratta di proteggere i bambini, si tratta di fare soltanto politica molesta” ha riferito Jeff Brown, VP delle comunicazioni aziendali.
Le lettere sono state indirizzate al team executive di EA, le teste creative, al suo consiglio di amministrazione e più o meno a tutti i capi progetto. Molti degli “indignati” minacciano di boicottare i titoli di EA se l’editore continuerà in futuro con questa politica.
Le lettere accusano l’azienda di fuorviare la gioventù e fornire contenuti inappropriati per la giovane età dei videogiocatori, ma questo è completamente insensato avendo i giochi in questione, un rating di VM18, e nessun contenuto è poi inappropriato contentendo solo una semplice facoltà per i giocatori che desiderano replicare la loro vita reale orientamento sessuale.
Ma nei forum dell’azienda sono anche spariti interventi di rappresentanti di varie associazioni omosessuali, e il passo successivo è stato quello del fuoco amico.
“EA non ha subito pressioni da nessun gruppo per includere personaggi LGBT nei nostri giochi. Tuttavia, ci siamo incontrati con gruppi LBGT e forum del settore per discutere dei contenuti e delle molestie dei giocatori nei forum on-line. In breve, i commenti cancellati sul forum vengono vagliati secondo regole anti-odio, e questo vale per ambo le parti” hanno specificato dall’EA.
Avevamo il sospetto che forse, Focus on the Family, guidata da James Dobson, è stata in qualche modo coinvolta, e questo è piuttosto evidente sulla base di questo call to action di Star Wars, che la Florida Family Association sta dirigendo una campagna contro EA a causa dei contenuto LGBT. “Questi giochi sono propaganda per attivisti” ha asserito Dobson.
Abbiamo chiesto a Matt Kane, Direttore Associato di Entertainment Media al GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) come funzionano le campagne politiche dell’Association Florida Family Research Council.
“Le campagne Anti-LGBT stanno ripetendosi in un modello piuttosto costante in questi giorni, in cui i messaggi di odio diretti presso i gay, le lesbiche e le/i transessuali si scontrano però con altrettanto supporto” ha osservato Kane, “dopo il sostegno della gente per l’uguaglianza del matrimonio, 25.000 persone hanno firmato una campagna, che a sua volta ha ispirato più di 600.000 persone per sostenere le politiche aziendali LGBT della compagnia Starbucks”.
Ha continuato “Il gruppo ‘One Million Moms’ ha cercato di licenziare Ellen Degeneres dal ruolo di portavoce, ma anche per questo ha avuto seguito una Stand Up per la riammissione di Ellen e ‘One Million Moms ha annunciato che sarebbe tornata sulla sua decisione. Quello che stiamo capendo è che cercare di riunire gli americani intorno a messaggi d’odio è una proposta perdente. Il passo dell’EA in questo caso è indicativo di un cambiamento culturale continuativo verso una maggiore inclusione”.
Michael Cole-Schwartz, Direttore della Comunicazione di Human Rights Campaign (HRC), ha aggiunto che “quelli di noi che lavorano per l’uguaglianza LGBT sono soddisfatti dell’equanime trattamento tenuto dall’EA, e che dovrebbero essere lodati per il loro approccio inclusivo che riflette la diversità delle nostre comunità”.
HRC sta organizzando una petizione “in modo che EA senta il supporto della maggioranza degli americani, che nel 2012 accolgono nelle loro famiglie lesbiche, gay, bisessuali e transgender e gli amici.” La petizione non è ancora partita, ma l’obiettivo è convincere la gente a mostrare il loro sostegno all’EA e ai suoi videogiochi.
“E ‘importante che le imprese reputino queste proteste rappresentative di un interesse non marginale” ha aggiunto Cole-Schwartz.
Parlando più in generale dell’industria e del contenuto LGBT nei videogiochi, Kane ha osservato, “Un sacco di creatori di giochi si stanno rendendo conto che per creare un universo credibile devono immaginare universo vario, che in alcuni modi ricalchi l’idea di una società serena. Penso che sia inevitabile che si inizi a vedere più personaggi LGBT nei giochi”.
Cole-Schwartz ritiene che l’atteggiamento progressista dell’EA sia un segno dei tempi, di cui altri editori dovrebbero prendere nota.
“Come in tutti i media, resta del lavoro da fare in modo che più persone si sentano rappresentati e compresi. Questo è vero per i videogiochi e per le persone LGBT. Il passo dell’EA in questo caso è indicativo di un cambiamento continuo culturale, verso una maggiore inclusione”.
By James Brightman (trad. GQ mentre guardava StarTrek)