Probabilmente molti di voi geekqueers sono già andati a vedere Batman The Dark Knight Rises, con quel Chris Bale che nel secondo capitolo era gonfio come un tacchino al Ringraziamento, e questa volta bho… non si vedeva niente (e non si sentiva niente, vuoi per le maschere, vuoi per la raucedine, vuoi perché tutti sbiascicavano). Il film di Nolan personalmente mi ha annoiato come una lezione di Rai Nettuno Sat alle 4 del mattino, anche se ho apprezzato il costume della nuova Selina Kane, preso in prestito e non modificato dal guardaroba di Julie Newmar, che immagino abbia aggiunto: “Riportatemelo così come ve l’ho prestato“.
Come sapete bene, se ci seguite da un po’, uno dei nostri motti è ”Fai la differenza, dimostra competenza, godi di supponenza”, quindi facciamo vedere ai fans dell’ultim’ora che sui film di Batman, in quanto a curiose cazzate, non ci batte nessuno.
Pochi sanno, per esempio, che prima di Burton, prima di Adam West, anche Andy Warhol girò il suo film sul pipistrellone, dal nome Batman Dracula. La colonna sonora -unica cosa godibile e fruibile- era dei Velvet Underground.
Ma se questo vi sembra bizzarro, spettate di vedere un Batman filippino vestito con berretto da basball e come spalla, non il solito Robin, bensì uno Spiderman nano. Giuro. Era il 1965 e Paquito Toledo ebbe la surreale idea di girare Alyas Batman en Robin.
Ricordate il secondo Batman di Shumacher, quello con i capezzoli? Era interpretato da George Clooney e la produzione era così fiduciosa del successo, da fargli firmare un contratto per ben tre film sull’uomo pipistrello. Il secondo, dopo il già citato Batman & Robin, avrebbe avuto il titolo di Batman Triumphant (pensa l’ottimismo) con i super cattivi Spaventapasseri, interpretato da Nicolas -bellicapelli- Cage e Harley Quinn interpretata nientepopòdimenoche da Madonna. Finta diapo, grazie.
Il bat-tonfo del film con Clooney fu così sonoro che io smisi pure di comprare il fumetto, e ancora oggi mi chiedo se Uma Thurman ci stesse prendendo pesantemente in giro con quell’interpretazione. Per fortuna a far rinascere il mio amore per Bruce Wayne ci pensò la VHS di Bedmen Yarasa Adam, film turco del 1973 di Günay Kosova, con un Batman uscito dritto dritto dalla festa del Martedì Grasso dei miei 11 anni. Sesso! Violenza! Lycra! E tantissime capriole e ruote! Proprio come le mie feste di 11 anni.
E finiamo con le belle cose.
Nel 2003 il bat-fan Sandy Collora presentò al Comi-con di San Diego un cortometraggio autoprodotto dal nome Batman Dead End. L’attore regista e sceneggiatore di fumetti Kevin Smith lo definitì “il miglior film di Batman mai realizzato”. Dentro il corto, che qui sotto trovate sottotitolato, c’è Alien, una manciata di Predator e manca solo Sailor Moon; ma l’attore che interpreta l’eroe pipistrellato ha i suoi bei pettorali senza aiuto di gommapiuma.
GQ
questo post ha un non so che di surreale..