Partiamo dall’inizio, che è sempre un buon punto.
Nel maggio del 2010 esce negli Stati Uniti “Hercules: Fall of an Avenger” in cui il semidio Vendicatore Hercules tira le cuoia.
Al funerale c’è una bella rimpatriata delle sue amanti più famose che ricordano quanto fosse esuberante con qualsiasi donna gli passasse accanto.
E non solo, visto che arriva pure Northstar, dal culo più chiacchierato dell’intero Marvel Universe.
Et voilà, scopriamo che Hercules giocava in doppia squadra, sotto gli occhi stupiti di Namor (che probabilmente non sa neppure che i pesci Falco sono trans).
Arriviamo quindi alla notiziona.
A settembre del 2013 esce X-Treme X-Men #9 con questa bella copertina che già faceva prefigurare un bel Gay Pride Musclebear.
E sì, quello è un Wolverine di un universo alternativo con un harness di pelle nera (che poi l’harness forma la X di X-Men, quindi direi anche filologicamente correttissimo).
Premetto che non seguo questa serie, ma pare che abbia come protagonisti un gruppo di X-Men di dimensioni parallele, tra cui appunto questo Wolvie-Verse (il che mi ricorda la saga di Exiles con Blink, ma non vorrei dire castronerie dato che ancora non son riuscito a leggerlo).
Comunque, in questo numero 9, si canzona il James-Wolverine-alternativo per il suo essere gay.
La bionda è sveglia.
Ma è nel numero #10 che finalmente la “tenzione del zezo” (come direbbe la nostra Leosini), si esplicita in tutta la sua maschia-sensualità.
Parlando ovviamente di abiti, pelle e pellicce (che irritano) e una bella presentazione di Hercules come “figlio di Zeus, fidanzato di Wolverine. Sì, esatto. Fattene una ragione”.
Alla fine della storia però il dramma è dietro l’angolo, dietro l’angolo del romanticismo ahimé.
La storia d’amore appena nata dura quanto una partita a Dark Souls e arriva Zeus a rovinare tutto: come Hercules spiega, gli dei son sempre stati “poligami”, ma le storie d’amore con gli umani -si sa- creano troppi problemi, e quindi ZOT!
Noi geekqueer restiamo comunque molto contenti di veder tanta beltade maschia sulle pagine di un fumetto Marvel, e gli anni in cui i personaggi gay erano esclusivamente deboli, effeminati, cattivi e subdoli, sembrano finalmente tanto, tanto lontani.