via PinkNews
Dopo aver alluso alla sua sessualità per quattro decenni, la Marvel sembra aver confermato la bisessualità del personaggio degli X-Men.
Per decenni i fan della Marvel hanno ipotizzato che Kate (precedentemente nota come Kitty) Pryde facesse parte della comunità LGBT +, grazie in gran parte a indizi ambigui seminato negli anni. Ora, 40 anni dopo la prima apparizione del personaggio in Uncanny X-Men, un nuovo fumetto ha “cementato il suo status di icona bisessuale”.
Marauders # 12 – fa parte dell’iniziativa di rilancio di Dawn of X della Marvel – e descrive i primi momenti di Kate dopo essere stata resuscitata (è stata uccisa dal malvagio Sebastian Shaw, solo per essere riportata in vita nella nazione mutante Krakoa). Viene accolta di nuovo nei ranghi degli X-Men con una festa, durante la quale attira l’attenzione di Rachel Summers, che i fan credono da tempo innamorata. Rachel va via prima che Kate possa parlarle, e così si fa teletrasportare da Magik per prendere una boccata d’aria fresca. Kate si ritrova quindi in un negozio di tatuaggi e in breve tempo condivide un bacio con la tatuatrice.
I fan della serie sono contenti del fatto che la Marvel stia finalmente permettendo a Kate Pryde di esprimere la sua sessualità, e soprattutto che si stia abbandonando il sottotesto ambiguo, tirato per le lunghe per troppi, troppi decenni.
Nel corso della sua carriera di X-Men, Kate / Kitty Pryde ha avuto relazioni con molti colleghi, tra cui Star-Lord e Colosso; tuttavia è sempre stato lasciato in sospeso una certa attrazione con la sorella di quest’ultimo, una della sue migliori amiche d’infanzia, Illyana e in seguito anche con la sua compagna di squadra in Excalibur, Rachel.
Chris Claremont, che ha creato la serie Excalibur nel 1988, ha dichiarato nel 2016 che è sempre stata sua intenzione sin dalle origini, quella di scrivere del vero amore tra Kitty e Rachel, provandoci nella miniserie Mekanix del 2002.
Non era forse un caso che nella prima trilogia di film degli X-Men, l’attrice che interpretava Kitty Pryde fosse proprio Ellen Page?
E poi, con un cognome come “Pryde” non poteva esserci finale migliore per Kitty.