Blog e onestà: dal caso Battlefront 2 al significato dell’universo

Sarà un post molto breve perché vorrei fosse solo uno spunto per poi continuare più comodamente sulla pagina Facebook di GeekQueer.

Sapete del caso Battlefront 2 di questi giorni?
È un ottimo spunto per una riflessione che dobbiamo iniziare a fare tutti (i grandi siti sono tacciati di aver gonfiato i voti di un gioco mediocre e pieno di costose micro transazioni): se ormai i nostri riferimenti digital per la critica videoludica inficiano in rapporti troppo stretti con i distributori, quale utilità potranno mai avere? Non più di critica ma soltanto PR?

Il blog stesso non è nato come voce onesta, libera e fuori dal coro, rispetto alla stampa?

E se attualmente il sostentamento di un blog passa principalmente per displaying (banner ormai totalmente cancellati dai vari ADVblock) e dalle sponsorizzazioni dei contenuti (caso Battlefront 2 appunto), che soluzione c’è per il professiona blogging?

Che ne pensate voi?

Tranquilli, come potete vedere dalla frequenza con cui aggiorno il blog, sono fuori da ogni dinamica di sponsorizzazione e in più, mi son sempre rifiutato di fare recensioni: l’obiettivo di questo blog è un altro e la sua natura è necessariamente libera.

2 thoughts on “Blog e onestà: dal caso Battlefront 2 al significato dell’universo

  1. Cato says:

    Approfitto di questa tua candida domanda e saò un po’pedante, perdonami

    Due o tre cose:

    1) Perché la pagina Facebook ? Perché non qui ?
    Facebook e Twitter pongono problemi seri
    Suggerisco questo
    https://medium.com/@jonathan.harford/leave-facebook-leave-twitter-3642a22f0829

    e questo
    https://twitter.com/gembarrett/status/929834116475912192

    Come alternativa suggerisco Mastodon (cerca con DucDuckGo)

    Ma intanto ti rimando a questa discussione di chi si sta ponendo il problema di come sostenere (anche finanziariamente) social network che non siano tossici come quelli attuali (qui si parla un po’ meno di come contenere gli abusi ma anche di quello ci si occupa)
    https://toot.cafe/@nolan/99011809043241910

    2) Una proposta è Flattr. Tu versi 5 euro al mese (o più) e loro devolvono agli autori dei materiali che consulti on line proporionalmente a quanto/cosa consumi (blog, siti di ogni genere)

    Hanno un sotware che ggira nel browser così non raccolgono dati sulle tue abitudini di consumo

    Se lo Facessimo tutti..

    Una cosa simile (non proprio uguale) è liberapay

    Certo non sono soluzioni istantanee. Ma comunque quelle non le ha nessuno

    E se la stampa aveva bisogno dei blog come alternativa, oggi i blog sanno che quel problema degli editori cosiddetti puri non era esattamente una banalità

    Come vedi sono stato pedante come avevo promesso

    Grazie di aver apprestato la sede

    Rispondi
    1. geekqueer says:

      Grazie Cato, altro che pedante! E grazie delle informazioni che hai lasciato. Sulla questione “perché non qui” semplicemente perché il mio traffico è quasi totalmente da mobile e ho visto dagli insight che mi suggeriscono che commentare su wordpress è molto più complicato e macchinoso che fare un “tap” indietro, e commentare da FB. vado subito a vedere i tuoi link.

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *